15 NOV

Tahar Ben Jelloun

Ore 20:30

Tahar Ben Jelloun

L'autore

Tahar Ben Jelloun è uno scrittore marocchino di religione islamica. In Italia ha pubblicato molti volumi tra saggi, opere di narrativa e poemi. Ha trascorso la sua adolescenza a Tangeri e ha compiuto gli studi di filosofia a Rabat. Ha insegnato in un liceo a Tétouan e a Casablanca ed è stato collaboratore del magazine «Souffles». Suoi articoli in Italia appaiono di frequente su «la Repubblica»; ha collaborato anche con il «Corriere della Sera», «Panorama», «L’Espresso». Scrive inoltre per «Le Monde».  Per il profondo messaggio del libro Il razzismo spiegato a mia figlia (Bompiani 1998) gli è stato conferito dal segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, il Global Tolerance Award.

Ha conseguito lauree honoris causa e premi in tutto il mondo, tra i quali il Premio Flaiano (1996), e il Premio Remarque (2011). Con il Premio Goncourt assegnatogli per La Nuit sacrée nel 1987, diventa lo scrittore francofono più conosciuto in Francia. Nel 2009 ha presieduto il Festival del Cinema di Roma. Numerosi i suoi romanzi pubblicati in Italia Amori stregati (Premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa), La rivoluzione dei gelsomini. Il risveglio della dignità araba. E ancora Notte fatale, Creature di sabbia, Lo scrivano, Giorno di silenzio a Tangeri, Le pareti della solitudine, Dove lo Stato non c’è. Racconti italiani (con Egi Volterrani), A occhi bassi, L’amicizia, Lo specchio delle falene, Il libro del buio, L’hamman, L’amicizia e l’ombra del tradimento, Mia madre, la mia bambina, L’ha ucciso lei, il volume di poesie Stelle velate, Marocco, romanzo. Per Bompiani esce nel 2015 È questo l’Islam che fa paura e per La nave di Teseo Il Matrimonio di piacere (2016).

Dal 1971 vive a Parigi.

Foto: © GettyImages


Il conduttore

Jolanda Guardi è arabista e svolge regolarmente attività di ricerca presso diverse università italiane ed estere. I suoi principali interessi di ricerca sono il rapporto tra intellettuali e potere, declinato anche nella variante di genere e la Critical Discourse Analysis (CDA-F) applicata a testi in lingua araba. E’membro del comitato scientifico del SIMREF, Seminari Interdisciplinar de Metodologia de Recerca Feminista dell’Università di Tarragona; della rivista Komunikatjia i Kultura dell’Università di Belgrado e collabora con diverse riviste specialistiche internazionali. È autrice di numerose pubblicazioni anche in lingua araba. Nel 2008 è stata insignita del Premio Internazionale Benhadūga per la traduzione dall’arabo; nel 2010 del Custodian of the Two Holy Mosquees King Abdullah International Prize for Translation e nel 2011 del titolo di Teologa Honoris Causa dal CTI, Coordinamento Teologhe Italiane. Cura il festival annuale Fuori Luogo – Racconti e incontri di letteratura migrante. Ha un blog che si occupa di quanto pubblicato sul mondo arabo musulmano: www.letturearabe.altervista.org.

Jolanda Guardi