Alessandra Sarchi è nata a Brescello (Reggio Emilia) e vive a Bologna. Ha studiato storia e critica d’arte alla Scuola Normale di Pisa e ha conseguito, nella stessa materia, un dottorato di ricerca a Ca’ Foscari, Venezia. Ha vissuto e lavorato in Francia e negli Stati Uniti. A Bologna è stata consulente presso il Museo Civico Medievale e la Fondazione Federico Zeri. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini, nel 2012 è uscito Violazione, il primo romanzo (Einaudi), finalista al premio Pozzale-Luigi Russo, al premio Benedetto Croce, al premio Anima, al Dedalus-Pordenonelegge e vincitore del premio Paolo Volponi Opera prima, in memoria di Stefano Tassinari. Nel 2014, sempre con Einaudi, è uscito il secondo romanzo, L’amore normale, vincitore della XIX edizione del premio internazionale “Scrivere per Amore”. Nel 2015 è uscito il libretto del reading musicale Sex & Disabled People (Papero Editore, Piacenza) scritto a quattro mani con Barbara Garlaschelli. A Febbraio 2017 è uscito il terzo romanzo: La notte ha la mia voce, sempre con Einaudi, che ha vinto il premio Opera italiana al Premio Letterario Internazionale Mondello 2017 e il premio Campiello selezione giuria dei Letterati. Ha scritto racconti pubblicati in diverse riviste e antologie collettive, fra cui Nell’occhio di chi guarda. Scrittori e registi di fronte all’immagine, a cura di C. Bertoni, M. Fusillo, G. Simonetti (Donzelli 2014); Watt 3,14 a cura di L. Luccone (Oblique 2013); Dylan Skyline. Dodici racconti per Bob Dylan, a cura di F. Tuena (Nutrimenti 2015). Traduce saggi e romanzi dall’inglese per Einaudi, Jaca Book, Skirà. Ha scritto sulle pagine di «Alias» (supplemento culturale «il manifesto») e di «Pagina99». Collabora con «La lettura» del «Corriere della Sera» e con «L’Espresso», con i blog «Doppiozero», «Le parole e le cose. Letteratura e realtà».
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