Cinema Italia
Le nuove vie del cinema italiano contemporaneo
Cinema Italia
Proiezioni accompagnate da incontri con registi, presentazioni e approfondimenti
Il Cinema Conca Verde dedica spazio all’incontro con alcune delle opere più interessanti e alternative del cinema italiano contemporaneo, con proiezioni e momenti di approfondimento. Prima o dopo i film sono previsti interventi, presentazioni o commenti, in alcuni casi anche con la presenza via skype dei registi stessi.
- Martedì 21 Novembre: CUORI PURI
- Martedì 28 Novembre: A CIAMBRA
- Martedì 12 Dicembre: ORECCHIE
- Martedì 16 Gennaio: L’INTRUSA
- Martedì 23 Gennaio: AMMORE E MALAVITA
- Martedì 30 Gennaio: NICO 1988
Inizio proiezioni ore 20.45 Cinema Conca Verde, via Mattioli 65 Bergamo
Ingresso intero 5,50 €, ridotto 5,00€ (over 65), 4,30€ con abbonamento

CUORI PURI
Martedì 21 novembre
di Roberto De Paolis con Selene Caramazza, Simone Liberati, Ita, 2017, 114’
Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 18 anni, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto.
Presentato al Festival di Cannes “Quinzaine des réalisateurs”. La fede, il diritto di sbagliare, la ricerca e della propria identità, l’amore e il pregiudizio. Intorno a questi temi ruota la bella opera prima di Roberto De Paolis con due interpreti già memorabili. È un’opera precisa e compatta che non perde un elemento per strada, anzi li porta tutti a un approfondito equilibrio unitario. Il miglior esordio di questi anni.

A CIAMBRA
Martedì 28 novembre
di Jonas Carpignano, con Pio Amato, Koudous Seihon, Ita, 2017, 120’
Il 14enne Pio vive nella Ciambra, la comunità rom stanziale di Gioia Tauro in Calabria, e vuole crescere in fretta. Come il suo fratello maggiore Cosimo, Pio beve, fuma e impara l’arte di truffatore di strada. Così, quando Cosimo non sarà più in grado di badare alla famiglia, Pio dovrà prendere il suo posto. Tuttavia, questo ruolo così grande per lui arriva troppo presto, mettendolo di fronte a una scelta impossibile…
Candidato italiano agli Oscar 2017. Presentato al Festival di Cannes “Quinzaine des réalisateurs” Carpignano sa cogliere l’energia dei gesti, delle parole, di una messinscena del quotidiano. Soprattutto sa narrare sullo schermo mondi ai margini, di cui tutti parlano ma che difficilmente vengono raccontati al di fuori di moralismi ipocriti e pregiudizi.

ORECCHIE
Martedì 12 dicembre
di Alessandro Aronadio con Daniele Parisi, Silvia d’Amico, Ita, 2017, 90’
Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul frigo recita: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”. Il vero problema è che non si ricorda proprio chi sia, questo Luigi. Inizia così una tragicomica giornata alla scoperta della follia del mondo, una di quelle giornate che ti cambiano per sempre.
Anteprima mondiale alla 73. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Una comicità alla Woody Allen e una regia alla Aki Kaurismäki gli ingredienti di questo divertente affresco, in bianco e nero, con tanto di finale volutamente «all’americana» – dice lo stesso Aronadio – in cui l’unica soluzione per trovare un senso alla follia circostante è trovare qualcosa in cui credere, o magari arrendersi ad essa.” per raccontare il senso di smarrimento e il comodo rifugio nell’anonimato.

L'INTRUSA
Martedì 16 gennaio
Giovanna, settantenne dinamica e combattiva, è fondatrice del centro associativo e ricreativo “la Masseria” a Napoli, che si occupa d’infanzia a rischio, ma che è anche un luogo a riparo e alternativo alle logiche mafiose del quartiere circostante. Una giovane madre Maria, giovanissima moglie di un killer arrestato per l’omicidio di un innocente, occupa con i suoi due bambini, una casupola abbandonata all’interno del centro. La loro presenza provoca malcontenti e ostilità tra i genitori e insegnanti che mettono a rischio l’esistenza stessa del centro. Ma la scelta di Giovanna è più difficile. Chi ha bisogno di più aiuto?
Presentato al Festival di Cannes “Quinzaine des réalisateurs”. ‘L’intrusa’ è un film con la camorra e non ‘sulla’ camorra. Ne è protagonista un’umanità costretta a conviverci, subirla, resistere: comuni cittadini, operatori sociali, volontari, che nella vita di tutti i giorni si battono per sottrarre consenso sociale alla camorra. Non istituzioni addette alla repressione della criminalità. Ma quelle persone comuni che alimentano la fiducia che non sia una guerra persa per sempre.

AMMORE E MALAVITA
Martedì 23 gennaio
Manetti Bros con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Ita, 2017, 134’
Napoli. Ciro è un temuto killer. Insieme a Rosario è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo, “o’ re do pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria. Fatima è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo. Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. Inizia così una lotta senza quartiere tra gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Tra musica e azione, amore e pallottole.
Il più bel film italiano in concorso alla 74.ma Mostra del Cinema di Venezia. I Manetti Bros. dimostrano una volta di più la propria abilità nel saper attingere a piene mani da più immaginari (cinematografici, televisivi, musicali, letterari) per creare una mescolanza trascinante e divertente, soprattutto originale, in grado di stagliarsi su un’intera cinematografia, quella nostrana, troppo spesso paludata e bloccata da paletti ormai vetusti.

NICO 1988
Martedì 30 gennaio
di Susanna Nicchiarelli, con Trine Dyrholm, John Gordon, Ita, 2017, 93’
Christa Päffgen, in arte Nico, è stata una delle più importanti icone pop del secolo scorso. Famosa modella negli anni Sessanta, habituée della Factory di Andy Warhol, cantante del gruppo musicale Velvet Underground e musa di Lou Reed, che nell’ultima parte della sua vita intraprende la carriera di solista girando per l’Europa e interpretando i suoi brani con una band inglese. Il film racconta gli anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova sé stessa, liberandosi del peso della sua bellezza e ricostruendo un rapporto con il suo unico figlio dimenticato. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona.
Miglior film alla Mostra del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti. Il film di Susanna Nicchiarelli sorprende fin dalla scelta di un soggetto così antiretorico (la tournée raccontata nel film è disseminata di macerie autentiche e metaforiche) e sa emozionare grazie alla straordinaria interpretazione della danese Trine Dyrholm, che non solo canta in prima persona ma sa far emergere la tormentata complessità di una donna che non rimpiangeva il passato ma cercava un diverso futuro.